Taonga Island

Valutazione

3.53

Voti
604
Data di uscita
1 aprile 2016

Info sul gioco

Taonga: The Island Farm ti catapulta su un’isola baciata dal sole, dove noci di cocco, missioni e cicli di raccolto si intrecciano. Ricostruisci il tuo paradiso, un ananas alla volta, esplora isole vicine e fai amicizia mentre dai da mangiare ai tuoi alpaca. Un mix tropicale di agricoltura, avventura e divertimento spensierato.

Recensione

Taonga: Critica — Coltivare, Fare Amicizia e Danzare con Ananas (per Davvero)

Sono sbarcato sull’Isola di Taonga pensando di trovare il classico gestionale da spiaggia: raccogli un po’ di mais, dai da mangiare alle galline, tutto molto zen. Invece mi sono ritrovato a risolvere enigmi, barattare canna da zucchero per reperti misteriosi e — per errore — allevare più alpaca di quanti una persona normale dovrebbe gestire. All’inizio sembra il solito farming sim chill, ma più giochi e più aggiunge roba fuori di testa: avventure, misteri nella giungla, economia del baratto e un sistema di vicini di casa così accogliente che sembra di stare a casa della nonna. Vuoi trasferirti? Ti spiego che casino ti aspetta.


Come Ho Creato un Impero di Ananas, Senza Nemmeno Accorgermene

Taonga inizia dove tutte le avventure tropicali dovrebbero: lettera sospetta, barca un po’ scassata, promessa di terreni gratis. Mi aspettavo palme e qualche cocco, forse un mango qua e là. Nope. Dopo cinque minuti stavo già intrecciando corde e costruendo un molo. Dopo un’ora? Pale eoliche, alpaca ovunque e talmente tanti cocchi da imprecare in dialetto isolano.

Te lo giuro, qui si vola. Un attimo raccogli l’ananas, l’attimo dopo sei nella giungla a sgomberare rovine e a fare scambi con locali che, secondo me, ne sanno una più del diavolo. Ti sembra un farming sim. Non lo è. È un arcipelago di isole con segreti ovunque, dove la tua barra energia piange lacrime tropicali ogni cinque minuti.


Agricoltura sì, ma con Missioni da Pirata

Coltivare conta — ma scordati il solito ciclo rilassante di raccolti. Pianti grano? Sì. Fai crostate? Certo. Ma poi usi quelle crostate per guadagnarti l’approvazione di un pirata dall’aroma di zucchero bruciato che spunta solo quando ti finiscono i mango.

Non lo fai per sfizio. Lo fai perché qualcuno ti chiede di riparargli la zattera prima del festival della luna o qualche altra scusa stramba tirata fuori dalla quest. Un casino organizzato, ma funziona.

Ogni cosa si incastra con un’altra. Stai dietro ai raccolti, apri laboratori, crei attrezzi, pianifichi gite in barca. Non è difficile, ma c’è abbastanza carne al fuoco da tenere il cervello sveglio. E il mare ti culla che è una meraviglia.


L’Isola è Solo l’Inizio: La Magia Sta nell’Esplorazione

Taonga fa finta di volerci fermi sulla nostra spiaggetta. Ma no, a forza di imbarcarsi qua e là, viaggerai più di uno steward.

Ogni nuova isola è un micro-trip psichedelico: prima decifri iscrizioni su una pietra magica, poi devi rincorrere un pappagallo drogato di papaya. Non sono solo miniere di risorse, hanno carattere. E ogni tanto arriva una tartaruga gigante che passeggia come fosse la regina della spiaggia.

Giri, raccogli roba strana, torni a casa con oggetti che non sapevi neanche servissero. Il loop rimane sempre frizzante.


L’Energia Comanda Lei

Ogni azione consuma energia. Tagli l’erba? Dieci. Abbatti un albero? Venti. Sradichi quel cespuglio dall’aspetto maledetto? Minimo trenta. L’energia si ricarica con il tempo, o giù di lì, oppure bevendo smoothie a raffica come se fossi in vacanza studio da uno sciamano.

All’inizio sembra gestibile. Vai piano, ti senti furbo. Poi niente, la coperta si fa corte: proprio quando manca un niente, sei là che ansimi nella giungla e... boom, sei secco.

Il negozio ti osserva, pieno di kit-energia tentatori. Non ti pressano troppo, e questo lo apprezzo. Ma stai sempre fra il pianificare, aspettare e masticare snack tropicali che manco a Capodanno.


Alpaca, Laboratori e Altre Professioni Insospettabili

Gli animali sono carini, ma inquietanti nella loro produttività. Galline, capre, mucche, alpaca. Troppi alpaca. Letteralmente reggono l’intera economia di Taonga.

Nutri le bestie. Le coccoli. Raccogli la lana. Con quella mandi avanti la tua fabbrica di marmellate. Eh sì, hai letto bene.

Lab dopo lab impari tutto: prima il pane, poi la confettura. Poi, senza capire come, stai producendo dolci caramellati per un mercante girovago che in cambio ti lascia legni pregiati. Logica zero, soddisfazione mille.

C’è di tutto: filatura, fabbro, catena di gelatine. Sembra un delirio, ma fila via che è un piacere. E tu, a capo di tutto, in infradito a gestire la baracca.


Vicini di Casa? Sì, E Valgono Tutto

Modalità multiplayer? Una specie. Puoi visitare le fattorie altrui, mandare regali, regalare energia. Relax totale, nessuna pressione.

Ma il bello è curiosare. C’è la classifica per osservare le strane case degli altri: c’è chi fa il paesaggista con siepi e laghetti scenografici e chi trasforma tutto in una mega-stalla. Ispirazione e follia sparse a palate.

Non devi per forza interagire, ma quando lo fai è piacevole. A volte solo il vicino ha quella risorsa introvabile che ti salva la giornata. Gli mandi uno smoothie di ringraziamento. Tutti felici.


Quando Resti a Secco (E Non Solo di Energia)

Sì, prima o poi — spesso dopo un’oretta — arrivi al muro: zero energia, piantagioni in pausa, la barca dispersa per tre ore. Benvenuto nel famoso “cooldown”.

Ed è (stranamente) il bello del gioco.

Taonga non vuole che tu ci viva dentro. È come... una merendina videoludica. Entri, fai un paio di cose, ti sconnetti. Decide lui quando è ora di prendersi una pausa, anche se ci caschi sempre e c’è la tentazione della “solo un’altra azione!”.

Sì, verso metà gioco si rallenta. Sblocchi nuove isole, ma il ritmo cala — a meno che tu non abbia un foglio di Excel o una carta di credito pronta a tutto. Se la prendi come passatempo per il cervello, però, va più che bene.


Solo Good Vibes, Dramma Zero

Visivamente? Sole, bancarelle di frutta e aria di vacanza. Niente zuccheroso, niente esagerato. Gli animali sono adorabili, i personaggi dicono stramberie degne di una sitcom, le quest leggere ma curiose.

Zero battaglie. Nessuna scadenza ansiosa. Nessun evento da stress. Fai marmellate, salpi per isole misteriose, raccogli giada per una nonna pirata in pensione. È il caos morbido, e onestamente ci fa solo bene.

Se la tua passione sono le isole cozy, gestite con non-sense e merendine, questo rientra a pieno titolo.


Verdetto Finale: Dal Mais Al Culto Del Dio-Tartaruga

L’ho scaricato pensando: “Vabbè, pianto due pomodori.” Due settimane dopo, fabbrico dolci in serie e costruisco pire cerimoniali per una divinità tartaruga. Non ne vado fiero. Non posso più smettere.

Questo è Taonga. Ti prende — non con i fuochi d’artificio, ma con gli alpaca. Un’orda di alpaca.

Cerchi azione o endgame da pro-gamer? Lascia perdere. Ma se vuoi un mondo pazzerello dove entrare a caso, smoothie in mano e zero pensieri... Costruisci il tuo regno di ananas. E quando sei dentro lo sai.

Solo una cosa... abbonda di snack.

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